Leggendo e rilassando ho incontrato questo pensiero...."l'arte è questo,scappare dalla realtà che ti vuol mangiare..",e poi ho pensato che ieri mi sono mangiato il frutto sudato della mia arte...
..basta pensare che siamo fatti di acqua calda,che siamo soffici liquidi ed elastici.
L'abbandono è uno stato difficile a cui non siamo abituati, perchè sempre ossessionati dal controllo a tutti i costi dei particolari,mentre forse esso è partecipazione alla pienezza.
L'abbandono è una forma di consapevolezza; come dire, è così chiassosa la storia,nell'infinito silenzio universale, che è inutile aggiungere altro rumore.
Dunque è un prendere atto di esistere, di possedere braccia dita e talento non nostri, di essere in possesso di una identità che ci è data ,così come tutto in noi e attorno a noi ci è donato, ci avanza, trabocca le nostre aspettative; nulla ci appartiene.
Allora ecco risvegliarsi in noi l'infantile stupore per ogni cosa, sempre nuova, sempre provvisoria.
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